"L’uomo crede di volere la libertà, in realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere decisioni e le decisioni comportano rischi" (Erich Fromm)

LETTERA AL PRESIDENTE DELL'ANIEF PROF. MARCELLO PACIFICO

Agosto 2017


"...Tutto ciò mi ricorda tanto uno di quei cartelli che ottant'anni fa vietava l'ingresso agli ebrei! Com'é che diceva? "Vietato l'ingresso agli ebrei e ai cani" ... Boh...Però fino all'anno scorso tutto questo accanirsi non era nemmeno nei nostri pensieri!...cosa farete? Farete disporre le poltrone separate per i non censiti o i non vaccinati durante i collegi docenti? Lo so, forse siete stati indotti a pensare che la Vostra libertà potrebbe finire là dove risultasse senza controllo quella degli altri..."

"Sull'obbligo delle vaccinazioni a scuola - Lettera aperta ai colleghi" Prof. Matteo De Angelis (Liceo musicale di Bologna) - pubblicata su OrizzonteScuola"


Gentile Dottore,

sono un'insegnante di scuola secondaria di primo grado.

Come tanti, tantissimi miei colleghi, svolgo il mio lavoro ogni giorno con passione credendo nel dettato costituzionale che è il motore fondante della nostra bella scuola italiana.

La scuola in cui credo, quella in cui TANTI credono, è il luogo privilegiato dell'accoglienza, dell'apertura, del profumo di libertà che porta con sé il superamento di qualsivoglia barriera. 

Essa è per me, e per tutti quelli come me, in questa società che ha visto cadere il Muro di Berlino ma che ne ha visti erigere altri inesorabilmente più invalicabili, uno spazio ancora protetto dove magicamente si può credere che LA DIFFERENZA NON E' UN LIMITE MA UNA RISORSA, in quanto il rispetto della persona e dei valori umani, nonché l'amore per la patria, fanno di un soggetto un CITTADINO onesto e PARTECIPANTE. 

Gli operatori scolastici SONO cittadini onesti e vorrebbero essere anche PARTECIPANTI... riflessione banale? No, non lo è, visti i tempi...

A partire dall'abolizione delle classi differenziali, la SCUOLA italiana ha evidenziato un crescendo in termini di INCLUSIONE e di ACCOGLIENZA e negli anni, in modo sempre più incalzante, i nostri dirigenti insieme a noi hanno cercato di smussare adattando con competenza e solerzia quanto stabilito dall'alto, spesso (o forse sempre) da coloro che in una classe non sono mai entrati e che non comprendono le reali difficoltà di chi opera ogni giorno per il bene dei ragazzi, di TUTTI I RAGAZZI!

NELLE NOSTRE CLASSI ABBIAMO ACCOLTO TUTTI, CREDENDO FERMAMENTE CHE L'INCLUSIONE SIA LA VIA ATTRAVERSO CUI E' POSSIBILE MITIGARE LE DISPARITA' PER RENDERE POSSIBILE L'EQUITA': per noi, un sorriso di un ragazzo NON CONOSCE ETICHETTATURA SOCIALE, RELIGIOSA, DI NASCITA, DI NAZIONALITÀ ..... E POSSO DI SICURO AGGIUNGERE, ALLA LUCE DEL D. L. LORENZIN, NEMMENO DI STATO VACCINALE!

Mi sono concessa il lusso di aprire questa mia, con un breve stralcio tratto dalla lettera aperta dello stimatissimo collega Matteo De Angelis il quale è stato il motore primo di un gruppo a cui appartengono tantissimi insegnanti della nostra bella Italia: "La Scuola Che Accoglie".

Con orgoglio, Le comunico che anch'io ne faccio parte.

Ho letto sul vostro sito che ANIEF intenderebbe impugnare il decreto Lorenzin per la categoria docenti visto che, anche noi, saremo chiamati all'obbligo vaccinale secondo IL NUOVO CALENDARIO IMPOSTO E NON PROPOSTO DAL MINISTRO LORENZIN.

A questo punto, come lavoratori, la questione VACCINALE apre una pluralità di quesiti di natura legale e contrattuale. Quesiti non da poco!

I più banali che mi vengono in mente:

  • trattamento della privacy (in via generica e anche di natura squisitamente sanitaria: il modulo che dovrebbe esserci sottoposto manca nelle modalità e nella sostanza dell'oggetto per cui viene richiesto. Inoltre: 1) è in vigore una legge che non prevede che il cittadino/lavoratore possa produrre una certificazione medica 2) è assente una motivazione della richiesta 3) è assente il riferimento alle possibili conseguenze nel caso di rifiuto di compilazione)
  • cause di servizio (a fronte di danni o reazione avverse da vaccino imposto, a chi si imputa il danno? Al MIUR, al Ministero della Salute o al povero DS che si è visto costretto ad applicare la norma?
  • malattia conseguente al vaccino imposto (utilizziamo il monte malattia previsto dal contratto? Non mi pare che nella descrizione delle assenze imposte sia previsto un caso del genere)
  • nel caso in cui il lavoratore si sottoponga obbligatoriamente a vaccini a virus vivo (varicella, etc...) immagino che debba osservare la quarantena delle 6 settimane previste dal foglio illustrativo del vaccino (per tutelare gli immunodepressi)... come si disciplina questa tipologia di assenza?
  • somministrazione obbligatoria del vaccino a personale già affetto da patologia o in cura per la medesima (chi si assume la responsabilità?)
  • il contratto attualmente in vigore e controfirmato da tutti docenti, a meno che la materia contrattuale non sia stata integrata per i colleghi neo-assunti, non cita, come prerequisito di idoneità, lo stato vaccinale né prevede l'inoculazione dei vaccini. 
  • cosa accade al personale temporaneo/occasionale che non verrà mai assunto: dovrà sottoporsi comunque alla sequela vaccinale?
  • la funzione docente prevista dalla nostra sostanza contrattuale non prevede una figura che indaghi sui vaccini di alunni e colleghi (ci hanno forse confuso con i generali delle SS...)
  • i nostri PTOF non prevedono affatto corsi imposti o facoltativi che siano relativi alle vaccinazioni (a scuola non possiamo somministrare farmaci e davvero la propaganda ai vaccini pare fuori luogo).

Aggiungo un'ultima questione: l'imbarazzante silenzio iniziale dei sindacati (i più conosciuti per intenderci) che non hanno svolto il loro compito in quanto dovrebbero essere i primi a porsi delle questioni sia di natura contrattuale/ legale che pedagogica...

Ne consegue che moltissimi di noi, non sentendosi rappresentati, procederanno a disdire le tessere sindacali che pagano da tanti anni utilizzando il proprio pur esiguo stipendio: io in primis procederò in merito.

Non siamo degli sprovveduti e guardiamo con occhio critico e attento quanto sta avvenendo e, di conseguenza, ci rivolgeremo a coloro che mostreranno attenzione a questa (e non solo) delicata questione.

Questo è quanto riferito ieri in un contatto telefonico alla Dott.ssa Azzolina
Mi auguro di non averLe rubato troppo tempo.


In attesa di un Suo riscontro, la saluto cordialmente


Prof.ssa Vincenzina La Scuola Che Accoglie