"L’uomo crede di volere la libertà, in realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere decisioni e le decisioni comportano rischi" (Erich Fromm)

APPELLO ALLE ISTITUZIONI E ALLA SOCIETA' CIVILE


Pubblichiamo l’Appello alle istituzioni e alla società civile della Federazione delle Scuole Steiner-Waldorf in Italia.

Zoppè di San Vendemiano, 8 giugno 2020
Prot. GEN4/2019-2020

Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Presidente della Camera Roberto Fico
Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati
Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Consiglio dei Ministri
Dipartimento Protezione Civile
Presidente Commissione Scuola Camera Luigi Gallo
Presidente Commissione Scuola Senato Pittoni Mario
Istituto Superiore di Sanità
Comitato Tecnico Scientifico Protezione Civile
Comitato Tecnico Scientifico MIUR
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano
Governatori e Assessori delle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano
LL. SS.


OGGETTO: APPELLO ALLE ISTITUZIONI
E ALLA SOCIETÀ CIVILE

La recente epidemia da Coronavirus ha palesemente evidenziato non solo le molte lacune del nostro sistema sanitario, ma anche e soprattutto i limiti e le incongruenze dovuti all’applicazione a uomo e società di modelli unicamente epidemiologici matematico-statistici e protocolli astratti, trascurando la complessità antropologica dell’interazione uomo-società e valutando la salute di una popolazione (e di conseguenza le misure preventivo-igieniche e terapeutiche necessarie) solo in termini di “peso, misura e numero”.
Ma è fuori discussione che la salute generale dell’essere umano e dell’organismo sociale rappresentano qualcosa di molto più ampio di quanto vorrebbe imporci una visione scientifica riduzionista dell’uomo, incapace di considerare le ricadute salutistiche delle componenti psichico-emozionali, individuali-spirituali ed etico-religiose proprie dell’uomo.
Concetti quali “resilienza” o “salutogenesi” sono completamente assenti nel dibattito scientifico, teso unicamente e ossessivamente alla protezione dal contagio e all’eliminazione del virus, mostrando in tal modo l’insanabile frattura esistente nel mondo occidentale tra scienze naturali e scienze umanistiche.

Siamo rimasti stupiti nel riscontrare che le figure professionali incaricate di occuparsi delle misure necessarie per affrontare l’epidemia da Coronavirus e quindi di tutelare la salute pubblica abbiano indicato di adottare provvedimenti che hanno mostrato di non valutare sufficientemente le complesse conseguenze psicologiche, sociologiche, pedagogiche, culturali nonché economiche, che tali misure unilaterali hanno provocato o che provocheranno e delle loro inevitabili ricadute per il futuro.
Per far questo non sono sufficienti le pur necessarie usuali valutazioni medico-scientifiche, ma si richiederebbe un’integrazione di conoscenze in grado di cogliere l’intera complessa stratificazione del reale e delle molteplici interconnessioni tra uomo, natura e società.
In caso contrario, il rischio prevedibile, sarà il protrarsi dello stato di emergenza, a fronte della possibile ricomparsa del virus, ed il ripetersi di provvedimenti più o meno coercitivi che finiranno per aggravare ulteriormente lo stato di salute degli uomini e della società, incrementando (come analisi accurate del presente stanno rilevando) stati d’ansia, panico e depressione, insicurezza e disorientamento, suicidi, povertà e disoccupazione e molte altre forme di disagio sociale, in particolare nell’infanzia, i cui diritti alla socialità e all’apprendimento sono stati lesi, e tra gli anziani.

Riteniamo pertanto urgente e necessaria un’integrazione che consenta un orizzonte conoscitivo ed operativo più ampio, tale da garantire il rispetto della dignità dell’uomo e la tutela di tutte le sfere in cui l’essere umano è inserito: la sfera giuridica dei diritti-doveri e del rispetto delle libertà costituzionali, la sfera economica e la sfera culturale che include necessariamente la dimensione pedagogica, artistica e religiosa.

Auspichiamo pertanto che i Responsabili dei Comitati considerino nelle valutazioni i seguenti importanti aspetti: sociologici e antropologici, pedagogici, psicologici e psichiatrici, artistici, economici, giuridici e religiosi; sfaccettature unilaterali che solo nella loro organicità vivente possono condurre ad individuare per l’intera Nazione le scelte che pongono l’universo Uomo al centro, esautorando il ruolo di un virus che la competenza medica ha saputo incontrare e degradare da temibile pestilenza a curabile malattia.

Contiamo fiduciosamente che questo nostro accorato appello promuova una seria discussione e un onesto dibattito culturale tali da garantire per il presente e l’immediato futuro un autentico benessere e salute fisica, psichica e spirituale degli esseri umani e della nostra società.

Federazione delle Scuole Steiner-Waldorf in Italia

La Presidente, Claudia Gasparini
Il Vice Presidente, Sabino Pavone
I Consiglieri:
Edgardo Andreoli
Loredana Frisinghelli
Stefano Notturno
Naama Passamani
Silvana Rossello