"L’uomo crede di volere la libertà, in realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere decisioni e le decisioni comportano rischi" (Erich Fromm)

MUSICISTI, ARTISTI, DOCENTI E LAVORATORI DELLO SPETTACOLO SCRIVONO ALLE ISTITUZIONI


Lettera ai nostri Rappresentanti Politici
LETTERA CIVICA e APARTITICA

Puoi firmare la lettera scrivendo
il tuo nome e cognome a questo indirizzo
e-mail arteealchimia@libero.it
specificando nell'oggetto
Sottoscrizione lettera civica per lo spettacolo

Illustrissimi,

con questa lettera desideriamo sottoporre alla vostra attenzione le nostre istanze in qualità di lavoratori dello spettacolo e al contempo sottolinearvi il ruolo che ricopre il nostro settore nella società e in particolare nella nostra comunità. 

È indubbio che i lunghi mesi di lockdown abbiano inferto il colpo di grazia alle già martoriate associazioni culturali e piccole e medie imprese del settore a cui fanno capo musicisti, cantanti, attori, ballerini, coreografi e scenografi, registi, tecnici dello spettacolo, service audio e video, organizzatori e direttori artistici di eventi... 

La filiera umana ed economica a cui sono collegati gli eventi e gli spettacoli è veramente infinita: si va dalla ricettività (il 40% delle camere d’ albergo è occupata dal pubblico degli eventi), alla grafica e stampa, al catering, fino ai piccoli produttori di vino! 

È indubbio, pertanto, che la Cultura generi ricchezza economica.

Il fatto che nelle nostre regioni, in troppi Comuni, spettacoli già deliberati per i quali era già stato stanziato un budget siano stati cancellati senza possibilità di recupero e non venga nemmeno data la possibilità di programmare una stagione estiva/autunnale è un danno irricevibile e ingiustificato per il settore e per tutti i professionisti che in molti casi hanno già sostenuto delle spese per la preparazione di suddetti spettacoli mai attuati. 

È altrettanto indubbio che la Cultura generi ricchezza in termini sociali. La Cultura rappresenta un fondamentale e imprescindibile valore per la società. Senza Cultura una società muore

Tra noi artisti ci si interroga sovente: perché questo impoverimento e decadimento culturale degli ultimi 40 anni, soprattutto in Italia?

È per noi sconcertante dover constatare che, di generazione in generazione, il popolo Italiano stia dimenticando le sue radici e la ricchezza delle sue origini.

Un semplice sondaggio dimostrerebbe come, per esempio, il 90% degli Italiani non siano neppure a conoscenza che l’Opera Lirica (candidata UNESCO come Patrimonio dell’Umanità) sia stata opera d’ingegno del popolo Italiano. Come del fatto che la nostra lingua venga insegnata e appresa nel mondo proprio grazie a questo patrimonio artistico di inestimabile valore. 

È ormai convinzione condivisa che mantenere il popolo nell’ignoranza sia tacita volontà di quella parte di potere che ci vuole rendere sempre più fragili ed esposti a decisioni che non sono quasi mai il frutto di un percorso politico virtuoso, come le imposizioni obbligatorie alle quali ogni essere umano dovrebbe ciecamente sottostare.

"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza" scriveva Dante Alighieri. 

È fondamentale riconoscere che la radice spirituale della nostra tradizione culturale ispirata ai più elevati principi morali, l’Arte in tutte le sue espressioni e la Bellezza che l'accompagna sono ingredienti imprescindibili per la Formazione e l’Educazione

Sono altresì un’arma insostituibile contro il nichilismo dilagante che demoralizza i nostri giovani e attua una perdita di valori nelle menti e negli animi delle nuove generazioni.

Arte è Catarsi, Arte è Unità, Arte è Umanità. 

L’ARTE RACCHIUDE IN SE' LA POTENZA DELLA VERITA'

E la Politica? 

Il politico, come l’artista, offre una rappresentazione della realtà.

“Ceci n’est pas une pipe” scriveva Magritte sotto l’immagine molto realistica di una pipa.
Se avesse detto che quella era una pipa avrebbe mentito. Potrebbe sembrare banale, ma non lo è affatto. 

In qualità di insegnanti delle diverse espressioni artistiche mostriamo il nostro totale dissenso per le disposizioni individuate per le comunità scolastiche in vigore dal prossimo settembre: mascherine obbligatorie (per tanti aspetti dannose per la salute), unite al distanziamento fisico, che include anche la didattica a distanza, umiliano la dignità di alunni e insegnanti e, almeno nel nostro caso, rendono impossibile e vano il nostro lavoro

Ogni distanziamento sociale impedisce di fatto la possibilità di insegnare Arte e Cultura e qualsiasi altra disciplina. È una contraddizione in termini.

Come è possibile alzare simili muri in una comunità che si definisce (anche per legge) educante, accogliente, rassicurante, conviviale, luogo di condivisione di valori? 

È chiaramente palese che queste disposizioni rappresentino un anti-valore per qualsiasi comunità scolastica e per la comunità classe

Perché, oggi, in quella che viene definita “fase di post-emergenza”, non viene posta alcuna fiducia nei cittadini e non si vuole cogliere la loro disponibilità a cooperare per il miglioramento della società?
Si sta di fatto affermando che nel cittadino manchi completamente la capacità di discernere, il buon senso e la competenza. 

Anche qui entra in gioco la cultura: è necessario un cambio di paradigma da parte del mondo della politica. La società non vuole stare a guardare, non vuole “subire” e non vuole nemmeno piangere sulle difficoltà che le stanno piombando addosso, ma vuole reagire riconsegnando al Paese una dignità morale e costituzionale

Per tutte le sopracitate motivazioni ci rivolgiamo all’unanimità a Voi, nostri Amministratori di riferimento sul territorio, chiedendovi di essere promotori delle nostre richieste nel settore formativo presso tutte le Istituzioni Scolastiche, Universitarie, compresi i Conservatori Musicali di ogni Regione, ponendo fine a questa pericolosa situazione di stallo, lesiva dei diritti fondamentali dei cittadini. 

Vi chiediamo di sensibilizzare le Amministrazioni locali tramite Vostra comunicazione o ordinanza regionale che preveda lo sblocco di spettacoli e manifestazioni e la riapertura di tutti gli spazi culturali, pubblici e privati. 

Vi chiediamo di predisporre, ora e nel prossimo futuro, fondi realistici che non umilino ulteriormente la nostra categoria, per una ripresa rapida delle nostre regioni e dell’intero paese

Infine ribadiamo urgentemente la richiesta che è stata manifestata nella maggior parte delle piazze italiane: convocateci dal vivo per avere un confronto diretto e immediato con le Istituzioni da cui ci aspettiamo essere rappresentati! 

I firmatari

Musicisti
Artisti
Docenti in materie artistico-musicali
Lavoratori dello spettacolo Italiani