Inauguriamo la nostra rubrica #dirigentiaccoglienti - perché per fortuna i #dirigentiaccoglienti esistono e sono tanti! - con un'intervista al Dirigente scolastico Solange Hutter delle Scuole Superiori di Amalfi, in provincia di Salerno.
La Dirigente Hutter ci tiene a precisare la propria posizione: come funzionario dello Stato sta lavorando giorno e notte per ottemperare alle misure previste per un rientro a scuola in sicurezza, ma ciò che non accetta - ben lungi dal voler fare un'opposizione sterile - è il messaggio che il Governo sta veicolando alle famiglie: è come se da marzo ad oggi nulla fosse cambiato, mentre molti medici ci stanno dicendo ogni giorno che il pericolo di contagio è ormai ridotto e che l'emergenza sembrerebbe rientrata. Invece un messaggio di terrore viene quotidianamente veicolato ai nostri studenti ed è un messaggio privo di qualunque tipo di "etica" pedagogica, perché giunge a menti che sono in evoluzione, per nulla strutturate, che ne pagheranno di certo gravi conseguenze. E chi se ne assumerà la responsabilità?
I ragazzi sono lasciati allo sbaraglio e sta passando un messaggio di paura e di sospetto.
La Dirigente Hutter, nella sua veste di funzionario dello Stato, lamenta che non si sta facendo nulla di concreto per supportare giovani e bambini, privi di qualsiasi supporto psicologico che li porti ad affrontare le conseguenze delle misure innaturali e restrittive loro imposte.
I casi di suicidio tra i giovani sono in aumento ogni anno, ma i messaggi che i giovani ricevono quotidianamente dal governo producono angoscia e alienazione, quando invece dovrebbero essere messaggi di speranza e di coraggio verso un graduale ritorno alla normalità.
Premettiamo che la Dirigente Hutter, che si è dichiarata profondamente "atterrita", stamane ha annunciato lo sciopero della fame presso il suo istituto a partire da domani, 30 Luglio 2020.
- Contro le assurde misure che il Governo sta delineando per le scuole per mezzo di messaggi angoscianti diffusi dai media che, ignorando la fragilità dei giovani, stanno procurando agli stessi gravi danni più volte denunciati da psicologi, psichiatri, medici e professionisti della scuola
- Contro una bozza non proveniente da organi ministeriali - precisa il dirigente Hutter - ma firmata dall'Associazione Nazionale Presidi, che proporrebbe un voto di condotta che tenga conto del rispetto delle misure anti-covid, cioè di quanto i nostri giovani rispetteranno o meno il distanziamento
INTERVISTA ALLA DIRIGENTE HUTTER
Le scuole vivono di continue programmazioni e faticano a “programmare” in assenza di certezze sull’evolversi della situazione epidemiologica. Quale potrebbe essere secondo lei il modo per procedere e avviare senza intoppi l’anno scolastico?
Quello che noi dirigenti possiamo fare è cercare di diffondere un clima di serenità, di tranquillità, di proporre delle conferenze con medici intelligenti che parlino di sistema immunitario, dei benefici del sole, dell’aria aperta, ecc.
Sull'organizzazione nessuno di noi può pensare di far rientrare i ragazzi nella normalità come l’anno scorso, perché ci metteremmo in una situazione di pericolo. Noi presidi - e i colleghi lo sanno - non possiamo fare un’opposizione stupida: possiamo produrre documenti in base ai quali i genitori devono sapere, ad esempio, che le mascherine sono nocive. Nei documenti possiamo chiedere che ognuno si prenda le proprie responsabilità e che non si ritiene possibile, a livello pedagogico, il distanziamento e l'utilizzo delle mascherine.
Molti genitori sono confusi perché ad oggi non hanno avuto ancora notizie da parte delle scuole sulle modalità di svolgimento delle lezioni a settembre. Avete già avviato un dialogo con le regioni? Che cosa avete già deciso insieme? Ad esempio come saranno composte le classi e quali saranno gli orari scolastici?
Ogni scuola ha criticità diverse: nel mio caso, ad Amalfi, c'è un'unica strada per cui è quantomeno impensabile far circolare i ragazzi nello stesso momento, anche perché - vicini gli uni agli altri - non ci sono solo i miei 4 indirizzi superiori ma anche un istituto comprensivo.
Mi è stato specificato che devo evitare i doppi turni degli studenti, ma per quanto mi riguarda seguire le linee guida evitando i doppi turni è impossibile e non potendo fare opposizione alle linee guida del ministero io e il mio staff stiamo predisponendo un documento nel quale specifico che non posso accettare di collocare studenti presso strutture che non sono istituti scolastici: non mi posso prendere delle responsabilità in seno alla sicurezza che mi costringano ad utilizzare spazi che non siano scolastici.
Se il mio documento non verrà accettato lo depositerò in Procura, perché se mi prescriveranno di non fare i doppi turni vorrei sapere come fare, visto che i pullman sono quelli ma i ragazzi non possono entrarvi come prima e per strada non potranno circolare normalmente.
Io posso prendere posizione in questo senso, per via di questa situazione e dalla sua criticità, posso senz'altro dare delle indicazioni, ma non è vero che i presidi hanno poi tutta questa libertà.
Ecco ciò che ho pensato di fare nel mio istituto:
- Utilizzerò tutti gli spazi esterni: sto mettendo gazebo e sto liberando le pertinenze dalle auto per dare quanto più spazio possibile.
- Abbatterò alcune pareti nella mia scuola, per rendere gli spazi più grandi.
- Ho chiesto di poter utilizzare nuovamente un plesso che non utilizzavo più ad Atrani.
- Farò i doppi turni.
- Ho acquistato macchine sanificatrici al 100% ecologiche, con vapore che raggiunge i 140 gradi per evitare cloro e altre sostanze nocive per la salute.
- Per quanto riguarda gli orari, ho ipotizzato che si entri alle 7:45 con una riduzione oraria: le prime 3 ore di 50 minuti e le restanti di 45 minuti. Ma è ovvio che ogni indirizzo avrà un orario differente.
Dirigente Hutter, sulle modalità di avvio del nuovo anno scolastico il Ministero dell’Istruzione sembra aver lasciato molta autonomia alle regioni e ad ogni singola scuola. Quali sono le scelte che lei ha predisposto in autonomia per il suo istituto e quali decisioni ha dovuto prendere sulla base delle indicazioni ministeriali?
Come prima mia iniziativa ho scritto un documento che sottoporrò ai genitori e che prende in esame quegli aspetti del piano scuola 2020-2021 legati alla Costituzione, alla pedagogia e alla psicologia che inficiano il benessere psico-fisico degli alunni.
Poi mi sono data da fare seguendo le linee guida del ministero e del CTS: noi dirigenti non possiamo non metterle in pratica e dobbiamo ottemperare, perché i genitori per primi sono spaventati, quindi non avremo vita facile anche nell’intento di proteggere i nostri ragazzi da questa psicosi, non dal virus.
Saranno per primi i genitori a pretendere che noi teniamo in sicurezza i ragazzi.
Siccome l'organizzazione proposta dal piano scuola 2020-2021 rasenta l'inapplicabilità, io credo che al Ministero si stiano rendendo conto che sarebbe un'apocalisse realizzarlo per tutte le scuole italiane: i banchi non arriveranno e sono convinta che verranno fatti numerosi passi indietro.
Considerate le prime reazioni dei media e delle istituzioni sul suo sciopero della fame, ha qualche dichiarazione da fare?
Sì, io sottoscritta Hutter Solange, Dirigente scolastico presso l'Istituto Marini-Gioia di Amalfi, ribadisco che la "bozza" alla quale si fa riferimento negli articoli di giornale diffusi sul web - in particolare nell'articolo del Positano News - riguarda unicamente l'associazione Nazionale Presidi e non dipartimenti o direzioni generali del Ministero dell'Istruzione, come comunque si evinceva da una lettura attenta del testo della mia dichiarazione ufficiale sul sito web La Scuola Che Accoglie.
Considerate le prime reazioni dei media e delle istituzioni sul suo sciopero della fame, ha qualche dichiarazione da fare?
Sì, io sottoscritta Hutter Solange, Dirigente scolastico presso l'Istituto Marini-Gioia di Amalfi, ribadisco che la "bozza" alla quale si fa riferimento negli articoli di giornale diffusi sul web - in particolare nell'articolo del Positano News - riguarda unicamente l'associazione Nazionale Presidi e non dipartimenti o direzioni generali del Ministero dell'Istruzione, come comunque si evinceva da una lettura attenta del testo della mia dichiarazione ufficiale sul sito web La Scuola Che Accoglie.