12 agosto 2018
In una scuola dell’inclusione, nessun
bambino può restare a casa.
Art. 34 della Costituzione italiana:
"La scuola è aperta a tutti."
Noi dirigenti, insegnanti, educatori,
che da tutta Italia ci riconosciamo in una Scuola Che Accoglie, ci dissociamo
dalla presa di posizione dell'ANP.
L'associazione, che non rappresenta
affatto tutti i presidi d'Italia (tutt'al più presidi di tutta Italia), afferma
in modo del tutto incomprensibile una supremazia del diritto alla salute su
quello all'istruzione.
Nessun diritto può valere più di un
altro, e ci sorprende udire una simile affermazione proprio da coloro che
dovrebbero salvaguardare la scuola, il diritto all'educazione e all'istruzione
di tutti, grandi e piccini.
Articolo 32 della Costituzione
italiana:
"La legge non può in nessun caso
violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".
Auspichiamo che, con buon senso, i
dirigenti tutti agiscano per il bene dei bambini e non per paura (di cosa
poi?), accogliendo tra le loro mura, per gran parte pericolanti (questo
dovrebbe spaventare davvero), tutti i bambini senza distinzione alcuna di
razza, sesso, religione, opinione politica o condizione sociale e personale.
Articolo 3 della Costituzione italiana:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."
Non esistono condizioni sanitarie che
giustifichino l'esclusione di un bambino da scuola. Qualunque allontanamento
(proroga o meno delle autocertificazioni) viola i diritti umani (art. 26 della
Dichiarazione Universale) e come tale sarà denunciato nelle sedi opportune.
Articolo 2 della Costituzione italiana:
"La Repubblica riconosce e garantisce
i diritti inviolabili dell'uomo."
Insegnanti, dirigenti, operatori scolastici, educatori,
pedagogisti
de La Scuola Che Accoglie